INDIAN TRAIL 58: Una lettera a sorpresa.
Una lettera a sorpresa.
“Scudo, mi meraviglio che tu non abbia ancora fatto rapporto sulla cerimonia degli alberi. Dove sono le tue buone maniere? Scrivi immediatamente e mettiti subito in contatto con il Drago e la Cerva, a Monaco di Baviera. Firmato Wolf.”
Sono imbarazzatissimo. Non mi aveva nemmeno sfiorato l’idea di dover comunicare i risultati dell’impresa e adesso mi sento un verme rendendomi conto di aver interpellato un personaggio illustre e averne ricevuto incoraggiamento e istruzioni senza poi onorare l’evento restituendo informazioni. Un grave errore diplomatico. Scrivo scusandomi per la mia ignoranza e descrivo come sono andate le cose. Non ricevo risposta.
Scrivo a Cerva e Drago che mi risponde in perfetto italiano e mi chiede se noi Italiani siamo capaci di muoverci da soli. Se sì, devo essere alla stazione di Monaco il giorno… Qualcuno verrà a prendermi.
Nella stazione di Monaco vengo prelevato da un tedesco colossale, lunghi capelli e occhiali sul naso. Mi riconosce subito, saliamo su una bella macchina e partiamo. Parla malissimo l’inglese ed è piuttosto burbero: scopro che è un medico dentista, e poco altro. Usciamo dalla città su una splendida autostrada e andiamo verso sud, verso le montagne.
Cerva è proprietaria di una casa grande e luminosa dove abita con Drago, Lupo Ombra che è il dentista e la sua fidanzata Rose. Cerva è una donna bellissima. La sua foto gigante circola sulle fiancate di molti autobus della città, sin da quando, qualche anno prima, faceva la modella. Adesso è una scultrice. Si muove con grande sicurezza e con una certa spigolosità, caratteristica che traspare anche nel suo modo di parlare, soprattutto quando si rivolge a Ombra, che tratta malissimo. Quanto a me, mi mostra la mia stanzetta e mi chiede se ho malattie di qualche genere. Per fortuna sono sano come un pesce. Poi mi ignora. Drago è tutta un’altra faccenda: mi fa vedere la cucina, mi spiega alcune procedure e poi mi invita a mostrargli qualche testo di mie canzoni, visto che gli ho detto di essere un autore. Parla benissimo l’inglese, oltre all’italiano. È uno psicologo, professione che Cerva sembra non apprezzare per niente, come si evince da alcune battute con cui lo punzecchia abbastanza spesso. Ma Drago non se la prende, è intelligente e spiritoso, sia pure alla tedesca, ed è rispettosissimo nei suoi confronti. E poi è chiaro che le vuole un gran bene.
Scendiamo al piano di sotto dove ci sono gli studi d’arte e dove c’è un computer, un Mac con grande schermo. A casa io possiedo un umile Atari, con cui posso scrivere e lavorare un po’ con la musica, ma questo Mac Quadra lo fa sembrare una caffettiera. Drago mi piazza davanti allo schermo, mi dice di rilassarmi e stare comodo e poi accende lo schermo e fa partire un gioco dal ritmo frenetico.
Sono alla guida di un aereo da caccia e devo risalire un fiume dalle cui sponde nemici invisibili mi sparano continuamente, e devo pure passare sotto ponti, evitare trappole, alberi che mi cascano addosso… Da certe isolette in mezzo al fiume si alzano razzi e missili che mi vengono incontro a velocità pazzesca. Mi mitragliano senza pietà e devo fare i salti mortali per evitare i colpi, e spesso mi colpiscono. È la prima volta in vita mia che gioco con un computer e ogni volta che mi crivellano ho un sobbalzo, una istintiva reazione emotiva… Sogguardo Drago che mi sta a fianco e intuisco che mi sta osservando per vedere se capisco che mi sta passando una lezione: le emozioni si agitano anche davanti a un’illusione. Non ha importanza che sia tutto fittizio e irreale. È la natura dell’emozione stessa di essere sempre in movimento, sempre pronta ad agitarsi, indifferente alla verosimiglianza di ciò cui assiste. In altre parole, le emozioni sono inaffidabili.
“Vedi, Scudo, nella Ruota di Medicina le emozioni stanno nel Sud, che è anche il posto dell’acqua. E come l’acqua vengono sollecitate da qualsiasi cosa, ogni alito di vento, ogni soffio le smuove, che sia reale o illusorio… Possono essere piacevoli o terrificanti, bellissime o imbarazzanti: sono sempre temporanee e fondamentalmente inconsistenti. Preziose, possenti ed evanescenti. Parte del lavoro di uno studente è imparare a equilibrarle.”
“Ma, Drago, come si fa a equilibrarle? Non si rischia di soffocarle?”
“Sulla Ruota di Medicina ci sono altre posizioni: nel Nord per esempio c’è la Mente. È il posto della saggezza e conoscenza, e anche dell’umorismo. Il Sud si equilibra con il Nord: a volte per esempio le emozioni si possono bilanciare con l’umorismo. Ma queste sono faccende un po’ troppo sofisticate, per il momento. Ne parliamo un’altra volta.”
Molto interessante, ma ha ragione: sono informazioni che non so bene come integrare. Una prima infarinatura sull’argomento l’ho avuta leggendo il libro di Wolf; ma ho l’impressione che qui ci troviamo in un’area un po’ più realistica, meno romantica e più applicata.
Commenti
Posta un commento