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Visualizzazione dei post da marzo, 2020

Indian Trail : 1: Folkstudio Files

INDIAN TRAIL 1 : Folkstudio Files                                                                                       Una Lambretta verdina, una chitarra Masetti fra le gambe, una tendina canadese senza il fondo che avvolgeva poche essenziali masserizie, e seicento chilometri da percorrere prima di arrivare a Roma, dove avevo deciso di trasferirmi per fare il musicista. No problem: quando hai vent’anni il mondo è pronto ad abbracciarti dovunque tu vada. La forza propulsiva sulla cui onda viaggiavo originava dalla nascente energia rinnovatrice di quel tempo, era il 1967: una marea che stava rinfrescando il pianeta –o almeno l’Occidente- e che, nel mio caso, aveva Bob Dylan, Paul Simon, Antonin Artaud, Wilhelm Reich, Ronald Laing, Jack Kerouac ed altri a far da Muse ed Eroi. Siccome ognuno deve disegnare il proprio destino, altrimenti saranno gli altri a farlo, e visto che il tessuto con cui si opera è delicato, quasi un sogno, e gli altri non possono certo sognare per noi,