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Visualizzazione dei post da gennaio, 2021

INDIAN TRAIL 49: Un incontro inaspettato.

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  INDIAN TRAIL 49: Un incontro inaspettato. E’ vero, sono ormai famoso perché ogni volta che visito la farmacia vengo riconosciuto e calorosamente salutato, sia pure dal mio unico fan. D‘altro canto siccome un’economia familiare preferisce entrate sicure piuttosto che pur meritati plausi, eccomi ancora in fiera a vendere incisioni. Sono a Padova dove piove senza remissione e devo proteggere le acqueforti e le cornici con teli e plastiche. Unisco i bordi degli ombrelloni vicini fra loro con grondaie di nylon per mettere in salvo gli spazi fra banco e banco. Pare che convogliare le acque sia un mio talento e tutti i vicini ne approfittano. Le vendite che per giorni sono andate molto bene adesso si sono fermate, i clienti si sono rarefatti e le visite al bar per cappuccini e grappette si sono moltiplicate. Siamo tutti intirizziti, appollaiati sulle seggiole per salvarci dai torrentelli che scorrono sulla strada. Ogni tanto bisogna aggrapparsi allo stelo dell’ombrellone per impedire che un

INDIAN TRAIL 48. Capodanno fra le stelle.v

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  INDIAN TRAIL 48. Capodanno fra le stelle. Capodanno fra le stelle Per la produzione del secondo disco mi viene affiancato un certo Antonello, già famoso e perciò indaffaratissimo con concerti ed apparizioni in televisione: costui è notoriamente un tergiversatore ma non può dire di no al direttore generale, perciò accetta l’incarico ma si guarda bene dall’impegnarsi. Ennio è una vecchia volpe, capisce l’antifona e mi affianca al suo posto Piero Pintucci, l’arrangiatore di Renato Zero e una vera leggenda nell’ambiente discografico. Anche Piero è indaffaratissimo, ma è un grande professionista e coglie subito l’aspetto funky particolare di “Aurelia Sport” e si appropria degli inserti di kazoo che io ho registrato nell’originale, oltre che degli accordi sul pianoforte. Per gli assoli di “Gennaio rivisitato” che io ho registrato con il kazoo chiama un sassofonista di studio, devo dire molto bravo. Piero conosce tutti i migliori musicisti free-lancer che orbitano intorno agli studi e raggr

INDIAN TRAIL 47: Pleyel.

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Pleyel Nevica e non poco: mezzo metro di neve dappertutto e dove il vento sospinge la neve i cumuli sono alti un metro e mezzo. Spalo la neve per aprire il sentierino verso il pollaio, dove le gallinelle mi guardano preoccupate perché non hanno il permesso di uscire e per quanto ben protette dal nuovo piumaggio che le rende belle ciccione e siano vestite in modo adeguato all’inverno hanno l’aria un po’ infreddolita. Naturalmente hanno smesso di fare le uova, ma voglio loro bene lo stesso e perciò ricevono supplementi di ogni tipo di granaglie e l’acqua è protetta con sacchetti di strati antigelo. La neve mi blocca quassù per una settimana. È normale, nulla di strano, accade tutti gli anni una paio di volte all’anno. Il fuoco è acceso nel camino, il fiasco di vino è a portata di mano, un cosciotto di agnello sta rosolando nel forno. È vero, sono solo soletto in cima alla montagna, ma mi sento benedetto e baciato dalla fortuna. La mia meravigliosa chitarra Martin è sempre a portata di ma

INDIAN TRAIL 46: Belgioiosa della Terriera.

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Belgioiosa della Terriera. Ho comperato una cucciola molto bella e simpatica che si chiama Belgioiosa della Terriera. Sono andato fino ad una splendida villa sul lago di Como dove allevano i cani che mi piacciono, gli Airedale terrier. Belgioiosa, detta Joy, è un bellissimo esemplare e gode di tutti i tipici attributi della razza: un temperamento allegro e audace, un carattere equilibrato e affettuoso e, dettaglio importante, è dotata di un pelo e sottopelo che le permetterà di stare fuori casa anche d’inverno. Inoltre anche quando è bagnata non puzza. La specie Airedale è stata selezionata tempo fa nel nord dell’Inghilterra dove per l’appunto nella valle dell’Aire era sorto il problema di limitare il numero di lontre che creando dighe nel fiume provocavano esondazioni e danni alle colture. Erano diventate troppo numerose per essere tenute a bada dagli otter-hounds, cioè i cani da lontra, che non riuscivano a stare sott’acqua abbastanza a lungo da trovare i rifugi delle lontre in mezzo