INDIAN TRAIL 40: Acqueforti.
INDIAN TRAIL 40: Acqueforti.
Con gli anticipi sulle royalties possiamo campare per un annetto ma rimane necessario creare una fonte di guadagno più stabile che ci permetta di continuare con i vari progetti come gli ulteriori restauri della casa e l’acquisto di un po’ di attrezzature per la campagna. L’idea di Claudia è di produrre delle incisioni in calcografia e possibilmente di venderle.
La calcografia è una tecnica d’arte antica che alle sue origini, verso la fine del 1400, fu utilizzata meravigliosamente da grandi maestri del nord Europa: Albrecht Dürer, Martin Schongauer, Luca di Leyda e poi gli italiani, il Parmigianino, il Pollaiolo e molti altri.
Si tratta di incidere una lastra di metallo, di solito rame o zinco, mediante successive immersioni in soluzione acida, tecnica detta dell’acquaforte, o di inciderla a puntasecca, cioè con bulini e affilate punte d’acciaio dette ceselli. Nella puntasecca non si possono correggere eventuali errori. In entrambi i casi la matrice così ottenuta permette di stampare, o tirare come si dice in gergo, un discreto numero di esemplari che riprodurranno il disegno tracciato nel metallo: l’aspetto davvero positivo è che tutto il procedimento può essere realizzato a casa. L’aspetto un po’ più complicato è che occorre esserne capaci. Quanto alla vendita, bisognerà vedere.
Finita l’incisione si inchiostra ‘a palmo’ la lastra, detta matrice, spalmandovi uniformemente un inchiostro particolare il cui eccesso viene poi tolto con una stoffa tarlatana finché l’inchiostro rimane solo nei solchi incisi. La matrice così inchiostrata e pulita viene posata sul ripiano del torchio a faccia in su, poi coperta con una carta adatta che a sua volta viene coperta da un feltro. Il tutto si fa passare fra due rulli d’acciaio che garantiscono una pressione omogenea su tutta la superficie. In tal modo l’inchiostro viene trasferito dalla matrice alla carta, e l’immagine appare stampata. Ogni esemplare viene inchiostrato, pulito e torchiato individualmente, quindi è un originale, e siccome la pressione è superiore ai mille chili i solchi della matrice piano piano si richiudono, limitando il numero di esemplari ottenibili. Da qui la prassi di numerarli.
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