L'ultima battaglia.

Un piccolo tributo, scritto qualche tempo fa....

L’ultima battaglia


Questa, papà, è la tua ultima battaglia, quella che speri di perdere. Ti vedo mentre cerchi di lasciare questa vita, mentre il tuo Spirito anela la liberazione: e vedo il vecchio corpo di sottile acciaio che resiste, pur sapendo che il momento è vicino. La tua filosofia ha contemplato le morte con saggezza ed equilibrio, eppure quella distanza fra spirito e corpo che la nostra civiltà gelosamente coltiva ti impedisce di spiccare il volo,  per quanto tu lo desideri. Non è la tua paura che ti trattiene: è la nostra.  Bello sarebbe spegnersi come una luminosa fiammata, come un asteroide che da umile sasso in un lampo si trasforma in stella lucente;  ma forse questo destino è riservato agli eroi, agli Achille ed agli Ulisse: forse tu, uomo giusto e cordiale, capo di pace, difensore dello Stato, scrittore di quaranta libri, appartieni ad uno stile che preferisce il sottotono, e che aborre l’enfasi e l’orpello, ben sapendo che tutte le cose sono eguali quando vengono proiettate sullo sfondo dell’infinito.
Che gli alberi da te piantati, e gli animali da te amati, e le pietre con cui hai costruito questa casa che non ti rivedrà possano brillare sul tuo mantello come luci sul mare, e possano accarezzare lievi il tuo stanco viso, e confortarti nella solitudine del tuo ultimo viaggio fino all’amorevole abbraccio della Creazione.



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