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Visualizzazione dei post da aprile, 2021

INDIAN TRAIL 69: Cerimonie.

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  INDIAN TRAIL 69: Cerimonie. Me ne sto un po’ appartato, quasi nascosto fra i cespugli di manzanitas e vicino ad un ciuffo di fox-gloves di un intenso color fucsia: proprio all’interno di uno dei fiorellini se ne sta comoda comoda una minuscola tree-frog, una ranetta verdina e perfetta. Sto ricapitolando la grande quantità di informazioni delle ultime settimane, cerco di intravvedere il nesso fra le varie esperienze e provo a razionalizzare gli accadimenti: però alcune coordinate cui sono sempre stato abituato tendono a sfocarsi, come ad esempio il flusso del tempo. La cronologia degli eventi è un po’ confusa, penso che sia così perché le cerimonie tendono a creare una specie di sovrattempo che altera la sequenzialità degli eventi. E poi gli atteggiamenti delle persone nei miei confronti cambiano continuamente: oggi sono amichevoli, ieri mi confrontavano ad ogni passo, domani chissà… È come se qualcosa si stesse rimescolando e i miei pensieri navigassero in uno medium malleabile, flu

Indian Trail 68: La Loggia Delicata.

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Indian Trail 68: La Loggia Delicata. “Scudo!” Questa è Aquila di Mare, un’ufficiale, che parla. La temo, perché è diretta e potente e pur essendo esile ed elegante è circondata da un’aura di totale sicurezza e precisione. Rappresenta una femminilità che nell’occasione non ha nulla di soffice, tutt’altro: mi dà l’impressione che potrebbe disintegrarmi in un batter d’occhio. Ha lunghi capelli castani, si appoggia a un alto bastone che sembra un’arma letale, ed ha uno sguardo d’acciaio. “Preparati: stasera sei in cerimonia. Fatti una doccia, cena abbondante perché per tre giorni sarai a digiuno, tranne che per il tè nel pomeriggio e l’acqua. Non portarti dietro nulla.” Vuol dire: niente penna, niente appunti, ovviamente niente snacks… solo lo stretto indispensabile per conservare pulizia e dignità.. E’ quasi buio, seguo Tiger giù nel bosco fin dove la mia tendina è pronta ad accogliermi, in un posto diverso da quello della Vision Quest. La mia guardia sarà Squirrel, Scoiattolo, uno de

INDIAN TRAIL 67: La voce del Piccolo Popolo.

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  INDIAN TRAIL 67: La voce del Piccolo Popolo. Ho sempre avuto una certa titubanza ad usare alcune parole: cerimonia, preghiera, devozione… Non hanno mai fatto parte del mio lessico. La mia famiglia d’origine ha saggiamente lasciato me e mio fratello liberi di scegliere la nostra strada, anche e soprattutto in campo spirituale. Sono profondamente grato di non aver dovuto risalire la china di credenze imposte e preconfezionate, e anche se in tempi di ricerca ci sono lo stesso aspre e numerose salite da affrontare, ho potuto farlo senza bagagli e senza remore ad appesantire il mio cammino. Questo naturalmente non vuol dire che io abbia potuto procedere libero e leggiadro senza paure, pregiudizi, opinioni, credenze, illusioni e mitologie… Ma scopro che tutti questi, ammesso che siano ostacoli, rimangono malleabili se si manifestano quando l’età consente di scegliere e discriminare: immagino sia ben diverso e molto più difficile liberarsene quando vengono impressi in età inconsap